Pressure test n#1: rossetti no transfer

Anche le donne più scaltre, almeno una volta nella vita, hanno creduto (e ceduto) a una qualche bugia estetica. Una dieta che ti fa dimagrire immediatamente, una guaina che promette una taglia in meno, uno shampoo che ti rincolla le doppie punte. Io ancora ricordo quando L’Oreal, all’inizio degli anni zero, aveva messo in commercio un gloss che prometteva sei ore di durata. Novella cane di Pavlov, l’ho comprato piena di speranze e dopo il primo utilizzo ho capito il potere dei persuasori occulti nei confronti della mia vanità. Era un gloss qualunque, che forse durava 12 minuti invece che 10.

Il rossetto a durata infinita è un altra delle promesse da marinaio dell’industria cosmetica contemporanea. In commercio ce ne sono diversi tipi: i pennarelloni (che Iddio ce ne scampi e liberi), le tinte labbra e i prodotti due in uno (di solito composti da una tinta e un gloss-balsamo). Non amo i rossetti long lasting due in uno per tutta una serie di motivi: prima di tutto perché non amo la loro texture sulle labbra. Sono molto secchi e io ho labbro superiore molto sensibile. Mi infastidisce l’effetto vinile del gloss (che più che un gloss sembra il coppale per il legno) e non mi piace neanche l’effetto poco modulabile del colore.  Poi c’è la tragedia del giorno dopo, in forma di brufolazzo sul bordo labbra (antiestetico e molto, molto doloroso).

Ci sono anche dei lati positivi però: i colori sono pieni, la durata è decisamente superiore a quella di un rossetto classico ed è molto più comodo applicarlo.

Ma quale è il migliore di tutti?

Ho deciso di fare una di quelle prove che si fanno nelle pubblicità comparative: mettiamo il prodotto in una situazione stressante, tipo il brunch di TBone station 

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(la colata di cheddar è solo per farvi capire l’immane sforzo che è stato questo test, ma cosa non si fa per amore della scienza)

I rossetti sono della stessa fascia di prezzo (quindi niente marche superwow).

Carola

Rossetto Kiko Unlimited Double Touch col. 121 € 8.95 voto 7/10

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(sopra a fine pasto, sotto appena indossato)

Di questi rossetti ne ho due della vecchia formulazione, entrambi rossi, e questo che mi è stato regalato per il compleanno. E’ il mio preferito come texture e tiene piuttosto bene anche la prova cibo (anche grazie al colore che non è particolarmente acceso). Personalmente lo preferisco senza l’effetto lucido.

Maria 

Rossetto Max Factor Lipfinity colore 330, prezzo fluttuante tra gli 8 e 12 € voto 9/10

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(Sotto appena arrivata al ristorante, sopra dopo pranzo)

Il Lipfinity è stato il primo rossetto di questo tipo sul mercato. E ha ancora una performance paurosa. Facendo il collage di questa foto sono rimasta impressionata. Sembra più intenso dopo pranzo che prima (la foto di prima ha anche una messa a fuoco ridicola, perdonate). Ha il grandissimo pregio di avere il balsamo idratante in uno stick a parte, che trovo molto più comodo per i ritocchi. Max Factor sconta una distribuzione un po’ a macchia di leopardo (almeno a Roma) e un marchio che non è molto pubblicizzato dalle guresse del beauty on line, ma se dovessi comprare un rossetto a lunga tenuta in due fasi sicuramente comprerei lui.

Valentina 

Rossetto Rimmel Provocalips colore Play with fire, prezzo oscillante tra i 7 e i 10 € voto 7/10

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(sotto appena arrivata al ristorante, sopra dopo pranzo)

Il rossetto di Valentina è quello che ha penato un pochino più degli altri (soprattutto al centro labbra); le labbra rimangono comunque colorate in modo piuttosto omogeneo. Di questo prodotto apprezzo soprattutto il range di colori (dal nude molto molto chiaro fino a un prugna intenso) e il fatto che siano colori completamente mat.

Federica 

Rossetto Mac Russian Red prezzo € 19.95 voto NC

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(Sotto appena arrivata al ristorante e sopra dopo il brunch e un passaggio in bagno)

Federica ha deciso che lei avrebbe usato il rossetto normale. Così ci ha dato un’idea di massima di come si comporta un mat di Mac. Tra i rossetti classici i mat sono sicuramente quelli più duraturi, e quelli di Mac sono davvero molto resistenti, ma contro il  cheddar possono poco.

Consiglio spassionato, mangiate senza rossetto e mettetelo dopo 🙂